venerdì 15 luglio 2011
Le due sinistre?
Il titolo è altisonante e ci riporta indietro al più famoso Le due destre di Marco Revelli, una di quelle pietre miliari nella formazione politica di molti trentenni e quarantenni che hanno creduto nella sinistra. Già perché come ricordava Rinaldo Vignati nella sua recensione a Revelli "Anche se il titolo parla di «due destre», protagonista di questo libro è la sinistra". Il titolo altrettanto illusorio scelto Aurelio Musi per il suo fondo "Le due sinistre" comparso su la Repubblica Napoli di ieri, riconduce senza alcuna esitazione De Magistris nell'area della sinistra italiana. Mentre il neo-sindaco di Napoli ha certamente beneficiato del consenso napoletano a prescindere dalla divisione destra-sinistra, intercettando un voto notabiliare e liberale oltre che importanti esponenti del mondo confindustriale da sempre più vicini alla destra. Il non apparentamento al secondo turno deve essere letto proprio come la volontà di tirarsi fuori dalla dicotomia destra-sinistra, e la sua giunta ha tutte le caratteristiche per presentarsi alla città come forza autonoma e non ricattabile da alcuno schieramento.
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