lunedì 25 luglio 2011

Le emozioni primarie di Spinning Politics



"Prima c'era troppo silenzio". Siamo d'accordo con il claim di spinning politics, specie se il silenzio si giustifica sulla base di interessi corporativi, sacrificando trasparenza verso l'opinione pubblica e lealtà verso la società civile. 


"Il libro risulta interessante per il racconto delle strategie comunicative messe in atto nella campagna elettorale (si parla degli slogan, dei manifesti, di web e di azioni di guerrilla marketing), ma soprattutto per la messa in evidenza di quel tipico conflitto che si crea tra la squadra assunta per curare la comunicazione del candidato (aggiornata, competente, creativa) e lo staff del politico (conservatore e territoriale, ovvero un gruppo di collaboratori preesistente ai professionisti esterni ingaggiati in occasione delle elezioni, che difende le proprie posizioni e non intende lasciare spazio ai nuovi arrivati)". 
Leggi tutto l'articolo di Marina Ripoli

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