martedì 10 maggio 2011

emozioni primarie




Napoli, 8 maggio 2011

Cerulo e Iaccarino rispondono alle minacce di querela

A seguito della pubblicazione dell’articolo “Primarie alla napoletana” a firma di Claudio Pappaianni su “L’Espresso” di venerdì 6 maggio, articolo che ci accusa di essere “due infiltrati” (e verso il quale ci riserviamo di avanzare tutte le azioni legali necessarie al fine di tutelare la nostra immagine e reputazione professionale) ed a seguito delle rimostranze di quanti si sentano oltraggiati dai contenuti del nostro lavoro, sentiamo l’obbligo morale, giuridico e civico di operare alcune precisazioni fondamentali:
- Abbiamo ricevuto un incarico ben preciso da Nicola Oddati per la progettazione e l’attuazione della sua campagna alle primarie del centrosinistra napoletano (ufficio stampa, sito web, ghost writing, design eventi, slogan, grafica e video comunicazione, programma), come dallo stesso Oddati confermato nelle dichiarazioni rilasciate al Corriere del Mezzogiorno.it nell’articolo di Carlo Tarallo il 5 maggio 2011.
Nello svolgimento del nostro incarico ci siamo attenuti strettamente ai compiti affidatici mentre il frutto del nostro lavoro è ampiamente documentato e disponibile a chiunque ne volesse prenderne visione.
- Nel corso del nostro lavoro ci siamo imbattuti in affermazioni provenienti sia da voci ambientali sia da persone eventualmente individuabili che lasciavano intendere la presenza di gravi discrepanze tra il conteggio iniziale e quello finale dei voti. Anomalie dovute a un sistema non del tutto attendibile per quanto concerne le operazioni di conteggio dei voti espressi? Oppure riferibili ad altre cause? Fatto sta che lo stesso Oddati ebbe a chiedere precisazioni sull’entità oggettiva dei propri voti subito dopo che furono resi noti i dati ufficiali.
- Sulla base di questo clima di incertezza e di questa atmosfera tesa, palpabile nella tensione degli animi e nelle dichiarazioni di taluni, oltre che nelle istanze di oddati rivolte a verificare il numero esatto di voti ottenuti, abbiamo costruito la nostra ipotesi di ricerca che qui riportiamo nei termini esatti in cui è esposta nel nostro libro: “Oddati entrò in contatto telefonico con Ranieri. Rapido conciliabolo. Viso del baffo contratto. Chiuse la conversazione e chiese a tutti di uscire dalla stanza. Restarono dentro in pochissimi: lui, i due consiglieri regionali, il braccio destro, il capogabinetto, Lucio e qualche altro. A quanto sembrava il Pd cercava di correre ai ripari. Considerata la Caporetto che Cozzolino stava infliggendo a tutti, qualcuno ai piani alti del Pd avrebbe pensato di salvare il salvabile, si disse addirittura che si stava cercando di “trasferire” una parte dei voti di Oddati sul candidato ufficiale, Ranieri, per non farlo sfigurare del tutto e, in un certo senso, per tenerlo ancora in corsa nel caso di eventuali contestazioni future. Sembra che - e il condizionale è d’obbligo in questo caso - il baffo abbia accettato, forse sperando in un futuro “ringraziamento” del partito. E così, in alcuni seggi “sicuri” una parte dei voti di Oddati sarebbero stati spostati su Ranieri, contando sulle matite non indelebili a disposizione per le primarie. Per quanto tale procedimento possa apparire assurdo, sembra sia andata proprio così. Non a caso, nelle ore successive il baffo sottoscriverà un ricorso presentato da Ranieri contro Cozzolino per presunti brogli e dichiarerà in interviste stampa di aver preso molti più voti di quelli che gli erano stati accreditati”.
Ribadiamo, quindi, di aver formulato ipotesi e non asserzioni, riaffermando in questa sede la validità del nostro lavoro, iniziato e proseguito in esecuzione assolutamente fedele al contenuto della commessa ricevuta. Ribadiamo inoltre che non vi era alcuna intenzione di infiltrarci ma la nostra presenza è stata sempre espressamente richiesta da Oddati per fornirgli in modo continuativo il supporto e il consiglio tecnico richiesto da ciascuna situazione. Sono poi insorti elementi oggettivi, quali: inchieste e articoli giornalistici, dichiarazioni e testimonianze documentabili che abbiamo riportato e sulle quali abbiamo voluto fondare le ipotesi espresse nel libro Emozioni primarie seguendo gli standard del ragionamento scientifico oltre che del buon senso, laddove l’intenzione del ricercatore è la formulazione di ipotesi plausibili e degne di nota.

Massimo Cerulo e Lucio Iaccarino

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