venerdì 25 novembre 2011

Grazie agli studenti di Perugia



Grazie di cuore agli studenti del corso di sociologia di Perugia, della facoltà di Scienze Politiche, per l’attenzione e la partecipazione dimostrata durante la presentazione di EMOZIONI PRIMARIE di questa mattina. Grazie anche ai professori Santambrogio e Crespi che hanno letto e discusso con noi del libro sollevando anch’essi nodi problematici. Molte le questioni politiche poste dagli studenti, molte e molto interessanti anche le domande che gli studenti hanno fatto e a cui non siamo riusciti a rispondere a causa dei limiti di tempo imposti dall’orario delle lezioni universitarie. 

Ecco quindi le risposte e le riflessioni che come autori di Emozioni Primarie sentiamo di dare ai tanti stimoli ricevuti durante la presentazione perugina.



I social network servono?
in che misura i social network abbiano pesato nella campagna elettorale delle primarie napoletane? Era questo il senso della domanda. Certamente i SN sono indispensabili nella messa a punto della proposta politica, poiché consentono di conversare su stralci programmatici e slogan politici meglio che in ogni altra arena della sfera pubblica. In termini di costruzione della proposta e di valutazione e verifica dell’efficacia del messaggio politico ci sembra francamente impossibile operare senza l’ausilio e l’apporto contenutistico dei SN. Diverso è l’impatto in termini di partecipazione reale. Il passaggio dal virtuale al reale è percentualmente molto basso a meno di non direzionarlo a favore di gruppi sociali specifici (amici, parenti, colleghi, ecc.) chiamati a partecipare  e a conversare attorno ad eventi che li riguardano direttamente (incontri, feste, convention, ecc.). Ma se I SN sono utilizzati come piattaforma per costruire un pubblico nuovo, capace di mobilitarsi anche fisicamente, partecipando ad un appuntamento pubblico sulla base di una chiamata proveniente dalla rete, allora occorre ricordare che ad eccezioni di grandi campagne politiche che si autogenerano, è davvero molto difficile e dispendioso provocare tale partecipazione.
i politici di professione sanno andare sul campo?
possono i politici essere tra le gente così come fa il sociologo quando interroga la realtà durante le sue ricerche? La risposta qui è categorica: NO! il sociologo sa osservare, dispone di tecniche e di strategie relazionali per fare domande e per analizzare le risposte.  senza contare il clima di forte diffidenza verso la precedente amministrazione visto che le primarie napoletane si sono svolte in un periodo di gravissima crisi dei rifiuti che avrebbe esposto il candidato a situazioni difficili di ordine pubblico. 
Napoli incubatrice di piaghe sociali!   
più che una domanda qui si trattava di una vera e propria analisi espostaci da una studentessa che aveva trascorso più di un anno a Napoli. l’eccezionalità della situazione napoletana è data dalla contemporanea presenza di problematiche acute quali la mancanza di lavoro tipica del Mezzogiorno, la criminalità organizzata che domina interi quartieri della città, la ventennale questione dei rifiuti a cui si devono sommare problematiche presenti in tutte le altre città quali il traffico, l’inquinamento, le carenze nei servizi pubblici, ecc. Il libro nel racconto delle elezioni primarie del Partito Democratico fa continuamente i conti con i vincoli imposti dal contesto  nel quale ci siamo trovati ad operare. 
Ci sono giovani napoletani interessati alla politica?
durante la presentazione abbiamo mostrato video interviste realizzate nelle università napoletane agli studenti dove su circa 200 testimonianza soltanto pochi erano a conoscenza delle primarie e in generale emerge un quadro sconfortante di forte disaffezione e distanza dalla vita pubblica cittadina. Sui giovani si è aperto un vero e proprio dibattito che avrebbe meritato più tempo. In molti ci hanno chiesto se la nuova amministrazione sta mobilitando gli interessi dei più giovani e nel concreto cosa si può fare per superare il disinteresse giovanile rispetto alla politica. La nuova amministrazione sta dimostrando di saper comunicare meglio ai giovani, basta guardare la comunicazione web 2.0 fin dal sito del comune di Napoli. Rispetto alle politiche giovanili a nostro avviso molto dipenderà dalle politiche culturali e dai grandi eventi che avranno il difficile compito di rianimare il tessuto connettivo giovanile interno alla città prima di rilanciare Napoli a livello internazionale. 
Quanto i dati raccolti sul campo hanno influenzato la campagna del nostro candidato?
Moltissimo e ovviamente non soltanto il nostro candidato ma tutti i candidati alle primarie si sono avvalsi delle indicazioni provenienti dai sondaggi e dalle video-interviste realizzate in strada con metodo etnografico. 
il Pd conosce Napoli?
Certamente sì! il problema è l’utilizzo che si è fatto di questa conoscenza fino ad oggi (meglio fino allo strappo che De Magistris ha provocato con la sua vittoria elettorale alternativa al PD). Il Pd conosce Napoli molto bene e si è giovata a lungo di questa conoscenza per costruire e rafforzare il suo voto in città sebbene replicando pratiche clientelari, voto di scambio e compravendita di voti tipicamente ricorrenti nel contesto partenopeo. La vicenda delle primarie napoletane è anche la ricostruzione storica di tante cattive pratiche messe in atto in ragione del consenso politico. 
ma la comunicazione politica fino a 30 anni fa non la facevano i partiti? 
questa volta l’obiezione, dal sapore provocatorio è stata lanciata dal Prof. Santambrogio. Certo che da allora è cambiato il mondo e di partiti organizzativi di massa se ne vedono sempre di meno. Allo stesso tempo la comunicazione si è molto diversificata e gli strumenti sono così tanti che le scuole di partito non sono più in grado di sfornare professionisti della propaganda all’altezza delle sfide imposte dalla società post-moderna.
Così come succede anche nelle imprese, i partiti hanno cominciato a esternalizzare funzioni, dando a società esterne il compito e l'onere di costruire messaggi, strategie di comunicazione, ecc.
ha davvero senso la ricerca in occasione di un appuntamento come le primarie?
sintetizziamo in questa formulazione le tante curiosità espresse sugli esiti del metodo utilizzato. Difficile per noi immaginare un intervento di comunicazione che prescinda dalla ricerca scientifica, perché operiamo in qualità di ricercatori a mobilitando il mondo della ricerca nelle scienze sociali in qualsiasi piano di comunicazione elaboriamo. Politologia, sociologia, geografia, urbanistica, filosofia, economia, antropologia, ecc., sono i bacini di competenze da cui Think Thanks si approvvigiona nella elaborazione delle soluzioni comunicative. Qualcuno in sala ci ha fatto notare che per la politica la ricerca può essere un fiore all’occhiello più che un esigenza reale di conoscenza. Si fa ricerca per ostentare capacità di coinvolgere competenze più che per l’esigenza concreta di avvalersi dei risultati della ricerca scientifica. Ma quest’ultima considerazione ci sembra più appropriata alle ricerche commissionate da istituzioni pubbliche e da enti di governo, rispetto a quanto succede per le ricerche commissionate dai politici di professione per ragioni elettorali. In quest’ultimo caso esiste un esigenza reale di conoscere i risultati della ricerca per modulare la propria offerta politica su quello che la gente si aspetta.   

funziona di più la quantità o la qualità?
in termini di impatto sull’opinione pubblica funziona di più la quantità sebbene storie avvincenti spesso hanno maggiore presa più di tanti numeri sulla memoria delle persone. Non è un caso che a ridosso delle elezioni si moltiplichino sondaggi volti a comprendere orientamenti, preferenze e opinioni tali da agevolare la previsione del comportamento elettorale. I numeri servono per convincere opinionisti e osservatori, per stimolare il dibattito pubblico partendo da una presunta oggettività statistica. I racconti, le testimonianze orali, i discorsi influenzano il voto di tutti gli elettori in maniera decisiva, arrivando anche ai cittadini poco informati e distratti sulle misurazioni dei tecnici. Nel libro emozioni primarie mostriamo l’importanza sia della ricerca qualitativa sia della ricerca quantitativa con una dettagliata appendice dedicata ai sondaggi realizzati. Come ricercatori che operano nella messa a punto di strategie comunicative possiamo dire che sono importanti tanto i numeri che le parole, consapevoli tuttavia che entrambi possono essere pesantemente manipolati.


Massimo Cerulo e Lucio Iaccarino

giovedì 17 novembre 2011

A Perugia

Discussione sul libro "Emozioni primarie" a Perugia, all'interno dell'insegnamento di "Sociologia", Aula 6 della Facoltà di Scienze Politiche, ore 10:15-12, con Ambrogio Santambrogio e Franco Crespi e gli autori Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo

giovedì 3 novembre 2011

CERULO su Radio Popolare



Domani, venerdì 4 novembre, in diretta su Radio Popolare, dalle 10:00 alle 10:30 MASSIMO CERULO, coautore di Emozioni primarie, interviene sulla nuova ondata di consultazioni elettorali, analizzando rischi e prospettive di uno strumento come le primarie difficile da maneggiare ma necessario per contribuire al ricambio delle classi dirigenti.

mercoledì 2 novembre 2011

"Ridateci Bassolino!"


Sembra paradossale ma "Ridateci Bassolino!" è lo slogan che anima il dialogo tra Norberto Gallo e Francesco Bassini, dalle disastrose primarie di Napoli, ai suoi protagonisti, alla vittoria di De Magistris, ai silenzi di Realfonzo, ai conflittuali disegni politici di Renzi e Bersani, alle prospettive di carriera del sindaco di Napoli.
GUARDA IL VIDEO DELLA DIRETTA RADIO  

lunedì 31 ottobre 2011

le emozioni primarie di Paolozzi e De Gregorio




Tornano le primarie nel confronto tra Ernesto Paolozzi e Umberto De Gregorio. Le primarie come possibilità di superare il deficit democratico causato dalla legge elettorale. All'opposto primarie come causa del pasticciaccio post-moderno che ha tirato la volata alla vittoria di De Magistris a Napoli. 



mercoledì 12 ottobre 2011

su panorma

"Le primarie con la camorra" è questo il titolo dello speciale uscito su Panorama di venerdì scorso a firma di Maria Pirro. Alla ricostruzione puntuale dell'intera vicenda si affianca un importante passaggio relativo al libro emozioni primarie come testimonianza fondamentale.
 "Compravendita di preferenze e altre stranezze sono raccontate pure in un libro dal titolo evocativo: Emozioni primarie. Scritto a 4 mani da Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo (due professionisti ingaggiati da Oddati per rafforzare la comunicazione elettorale) il saggio è alla lettura degli inquirenti. Che studiano anche le anomalie segnalate dagli organizzatori nei ricorsi presentati prima, dopo e durante le votazioni".

lunedì 3 ottobre 2011

Ripartire dalle decisioni dei giudici

A Napoli il Pd è il partito costretto a ripartire dalle decisioni dei giudici, costretto a fare i conti con le primarie, nonostante i diversivi e le azioni confondenti messe in atto per rimuoverle dalla memoria collettiva partenopea. Ogni volta che ci si prende gioco delle volontà degli elettori scattano poi le reazioni a livello di opinione pubblica per riscattare i cittadini dai disastri della politica.
SULL'ARGOMENTO LEGGI L'ARTICOLO DI BENITO VISCA

mercoledì 28 settembre 2011

i servizi del TG1

Tornano alla ribalta le elezioni primarie del Pd tenutesi a Napoli lo scorso gennaio per le ipotesi di infiltrazioni camorristiche e condizionamento del voto. Il TG1 segue l'evolversi delle indagini. Guarda il servizio del 26-09-11. Guarda anche il servizio del 22-09-11 con le interviste in strada nei pressi di Via Janfolla.


mercoledì 21 settembre 2011

antimafia sulle primarie

NAPOLI - Sono finite sotto un ciclone tutto politico e passate (indenni) per due ricorsi urgenti in tribunale. Epperò ora, a nove mesi dal suo svolgimento e a tensioni solo parzialmente ormai superate, sulle primarie del centrosinistra c’è qualcuno altro che vuole vederci chiaro.
Sono i magistrati della Dda di Napoli che una decina di giorni fa hanno fatto acquisire dalla polizia giudiziaria, nella sede della federazione del Pd di Napoli, gli elenchi di chi votò il 23 gennaio per decidere chi doveva essere il candidato sindaco del centrosinistra. Si sfidavano, allora, l’europarlamentare pd Andrea Cozzolino, l’ex sottosegretario Umberto Ranieri, l’assessore comunale Nicola Oddati (tutti del partito Democratico) e Libero Mancuso, ex magistrato antimafia, sotto le insegne di Sinistra e Libertà. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO DI ADOLFO PAPPALARDO

martedì 20 settembre 2011

resoconto presentazione San Martino in Rio


E' stata una piacevolissima serata quella organizzata domenica sera a San Martino in Rio (RE) dagli amici emiliani del Movimento Cinque Stelle.
Abbiamo ricordato la storia delle primarie napoletane e la loro incidenza nella vittoria primaverile di de Magistris. Ma, soprattutto, abbiamo discusso di Italia e di politica. Della crisi di partecipazione che attanaglia diverse fasce della popolazione e dell'ormai intollerabile comportamento di molta parte dei politici di professione: sempre più rappresentanti di se stessi (basta vedere l'ultimo aumento di indenizzo che hanno provveduto ad autovotarsi).
E forse abbiamo molto da imparare dagli amici "grillini". Penso in particolare alle regole che devono caratterizzare il comportamento degli eletti all'interno di liste appartenenti al Movimento Cinque Stelle: tra le altre indicazioni, l'obbligo di rimettere il proprio mandato agli elettori dopo sei mesi con conseguente processo di valutazione dell'operato da parte di questi ultimi.

lunedì 19 settembre 2011

mercoledì 14 settembre 2011

di nuovo in giro per l'Italia

Dopo Roma, Palermo, Cosenza, Messina, Battipaglia, Sinagra, Albinea riprende il tour itaaliano di emozioni primarie. Presentazione quindi a San Martino in Rio (RE), organizzata dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, presente uno degli autori Massimo Cerulo.

martedì 23 agosto 2011

NON ARRESTATE IL PD



Contro Il Pd il ricorso dell'ex segretario provinciale di Napoli del Partito democratico Nicola Tremante che decide di portare il suo partito in tribunale impugnando il commissariamento del Pd napoletano causato proprio dalle primarie.
VEDI ARTICOLO DE IL MATTINO
leggi i commenti su PANICODEMOCRATICO


venerdì 29 luglio 2011

prove tecniche di PD



è stata un'esperienza importante portare Emozioni primarie fino al Camping nazionale del Partito democratico, ad Albinea, evidentemente nel Pd c'è spazio per fare autocritica e c'è la possibilità di affrontare note dolenti come le primarie fantasma tenutesi a Napoli. Torniamo ben impressionati dal Vice Presidente Ivan Scalfarotto, dalla sua capacità di lettura dei conflitti sociali, dai modi in cui riesce a parlare di sinistra da sinistra, dalla fermezza con cui riesce a riconoscere le differenze senza mai mortificarle...

lunedì 25 luglio 2011

Le emozioni primarie di Spinning Politics



"Prima c'era troppo silenzio". Siamo d'accordo con il claim di spinning politics, specie se il silenzio si giustifica sulla base di interessi corporativi, sacrificando trasparenza verso l'opinione pubblica e lealtà verso la società civile. 


"Il libro risulta interessante per il racconto delle strategie comunicative messe in atto nella campagna elettorale (si parla degli slogan, dei manifesti, di web e di azioni di guerrilla marketing), ma soprattutto per la messa in evidenza di quel tipico conflitto che si crea tra la squadra assunta per curare la comunicazione del candidato (aggiornata, competente, creativa) e lo staff del politico (conservatore e territoriale, ovvero un gruppo di collaboratori preesistente ai professionisti esterni ingaggiati in occasione delle elezioni, che difende le proprie posizioni e non intende lasciare spazio ai nuovi arrivati)". 
Leggi tutto l'articolo di Marina Ripoli

mercoledì 20 luglio 2011

Omaggio a Peppe Lanzetta



Peppe che durante le primarie ha avuto il coraggio di dire da che parte stava. Personaggio evocato in emozioni primarie per la sua "dignità infinita". Con InferNapoli ritorna il vero Peppe Lanzetta che recupera il suo modo di scrivere e di guardare il mondo da Napoli. La sua scrittura non è un ritorno alle origini, è una evoluzione ricca di rimandi, il suo racconto non è più breve e si fa romanzo. Ho provato su La Repubblica a recensire con gli strumenti della sociologia InferNapoli.
LUCIO IACCARINO (leggi la recensione) 

martedì 19 luglio 2011

Albinea con Emozioni Primarie



In compagnia di Francesco Nicodemo, Emozioni primarie sbarca al camping estivo del Partito democratico, dopo aver navigato tra tanti lidi del Pd meridionale. Nicodemo è tra i personaggi del libro, anello di congiunzione determinante tra il candidato sindaco e il mondo giovanile napoletano, presto convertitosi alla rottamazione. Sembra che al centro dell'attenzione del camping, otre ai tanti temi dell'attualità politica italiana, ci siano proprio le nuove forme di coinvolgimento dei cittadini e della società civile alla partecipazione politica. Proveremo a capire cosa hanno da insegnare le primarie napoletane proprio sul versante partecipativo.

GUARDA IL PROGRAMMA

REGGIONLINE

INTERVISTA A CIVATI



venerdì 15 luglio 2011

Le due sinistre?

Il titolo è altisonante e ci riporta indietro al più famoso Le due destre di Marco Revelli, una di quelle pietre miliari nella formazione politica di molti trentenni e quarantenni che hanno creduto nella sinistra. Già perché come ricordava Rinaldo Vignati nella sua recensione a Revelli "Anche se il titolo parla di «due destre», protagonista di questo libro è la sinistra". Il titolo altrettanto illusorio scelto Aurelio Musi per il suo fondo "Le due sinistre" comparso su la Repubblica Napoli di ieri, riconduce senza alcuna esitazione De Magistris nell'area della sinistra italiana. Mentre il neo-sindaco di Napoli ha certamente beneficiato del consenso napoletano a prescindere dalla divisione destra-sinistra, intercettando un voto notabiliare e liberale   oltre che importanti esponenti del mondo confindustriale da sempre più vicini alla destra. Il non apparentamento al secondo turno deve essere letto proprio come la volontà di tirarsi fuori dalla dicotomia destra-sinistra, e la sua giunta ha tutte le caratteristiche per presentarsi alla città come forza autonoma e non ricattabile da alcuno schieramento. 

mercoledì 13 luglio 2011

La Parola al Pd napoletano







Nella rubrica “La parola ai lettori” della Repubblica Napoli spunta il commento di Pasquale Coppola, omonimo del geografo napoletano scomparso, per tornare sulle critiche che Ranieri fa alla giunta de Magistris. Coppola ritorna sulle primarie fin dall’incipit del suo intervento «Da diversi giorni si leggono su questo giornale articolie lettere al direttore sulla neonata amministrazione de Magistris. Chi velatamente cerca di dare consigli, masticando amaro, chi ritiene la giunta mediocre e così via. Dimenticando la brutta figura che ci hanno fatto fare a livello nazionale, ma, secondo me anche a livello europeo, a proposito delle primarie: definirla una guerra fratricida è poco, bisognerebbe definirla guerra tra bande». Sulla vicenda, dopo i commenti di tutti i membri di giunta (vedi l’articolo di Cristina Zagaria su la Repubblica Napoli), interviene anche il Commissario della Federazione napoletana del Partito democratico, giunto a Napoli proprio in occasione del pasticciaccio postmoderno delle primarie, per sancire il diritto di critica alla giunta e per ribadire il sostegno alla giunta da parte del Pd. Vedi l’intervento di Andrea Orlando sempre su la Repubblica Napoli. Insomma problemi di legittimazione. Importanti esponenti del Pd napoletano diffidano dal ricambio totale di personale politico avvenuto con la vittoria di de Magistris. Mentre il partito ribadisce che non vi è stato alcun pronunciamento, sembrerebbe dissociandosi dalle posizioni di Ranieri, proprio il PARTITO finisce per pronunciarsi sulla vicenda e comincia il suo nuovo corso, manifestando la sua presenza e la sua posizione ufficiale ben oltre le dichiarazioni dei capicorrente. 

lunedì 11 luglio 2011

NARDUCCI sulle Primarie

Umberto Ranieri, candidato sindaco alle primarie di Napoli, invitato a commentare la neogiunta di De Magistris bolla come "mediocre" la squadra del sindaco. Leggi le dichiarazioni di Ranieri. A difesa della giunta interviene l'Assessore alla sicurezza Narducci "È la valutazione supponente di chi ancora deve comprendere cosa è accaduto. Rappresenta perfettamente il senso di smarrimento e di incomprensione del perché la formazione politica di Ranieri si sia fermata al primo turno dopo aver prodotto un pasticcio inenarrabile per le primarie".
LEGGI L'INTERVISTA A NARDUCCI

venerdì 8 luglio 2011

Le EMOZIONI PRIMARIE di CIVATI e NICODEMO

è trascorsa una settimana dall'ultima presentazione di Emozioni primarie a Battipalia, anche in quel caso la partecipazione è stata numericamente importante con interessanti interventi sulla politica del Pd locale, ma anche sul come vengono interpretate le istanze di cambiamento in periferia, di come le primarie possano rappresentare uno strumento sostanziale di cambiamento. Sempre in questo filone di riflessione sul partito democratico sono intervenuti Giuseppe Civati e Francesco Nicodemo che dalle colonne de la Repubblica hanno continuato il dibattito scaturito con le presentazioni di Emozioni Primarie, in giro per l'Italia.
LEGGI l'intervento DI CIVATI e NICODEMO 

mercoledì 29 giugno 2011

Viaggio nel PD che ha voglia di cambiamento

C'È VOGLIA di cambiamento tra i giovani del Partito democratico, voglia di nuove classi dirigenti, voglia di partecipazione e di ricambio generazionale, voglia di equilibri più sani tra il centro e le periferie del Pd. Con Massimo Cerulo autore con me di "Emozioni primarie" (Guida, 2011), sono appena rientrato da un lungo giro di presentazioni del libro che ci ha fatto viaggiare dal Mezzogiorno fino a Roma. LEGGI L'ARTICOLO DE LA REPUBBLICA

EMOZIONI PRIMARIE IN PERSONE


Andrea Alemanni, Antonino Anastasi, Laura Balbo, Filippo Ceccarelli, Mimmo Cersosimo, Piero David, Antonio De Rose, Franco Dionesalvi, Valentina Grippo, Fabrizio Manzi, Marco Manzi, Raffaele Manzi, Tessa Marzotto, Francesco Raniolo, Cirus Rinaldi, Pietro Saitta, Piero Sassano, Renate Siebert, 

martedì 28 giugno 2011

lunedì 27 giugno 2011

COMUNICATO STAMPA


Presentazione del libro EMOZIONI PRIMARIE a Battipaglia 

Venerdì 1° luglio alle 19 al Centro sportivo Balnaea di Battipaglia sarà presentato il libro Emozioni primarie di Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo, edizioni Guida.  L’interessante saggio racconta i retroscena delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco a Napoli: la resistenza del Partito Democratico a indirle, la risposta della città, le strategie per conquistare il consenso degli elettori, la lotta senza esclusione di colpi, la reazione del PD ai risultati, fino alla rinuncia di Andrea Cozzolino, vincitore della consultazione. L’opera è al tempo stesso un saggio di marketing politico e un divertente diario, scritto con rigore scientifico e con irresistibile ironia dai due politologi, entrambi al terzo libro. 
Prima dell’appuntamento battipagliese il volume è stato presentato a Napoli, Roma, Messina, Palermo e Cosenza riscuotendo recensioni positive su testate nazionali (l’Espresso e la Repubblica) e un notevole successo di pubblico, tanto da meritare una seconda edizione. All’evento, curato dall’agenzia Sfide, parteciperanno oltre ai due autori, esponenti delle forze politiche cittadine e giornalisti delle principali testate locali e regionali. La presentazione di Emozioni primarie, infatti, sarà l’occasione per un dibattito sui rapporti tra partiti politici e società civile e per una riflessione sul ruolo della comunicazione e del marketing politico nelle consultazioni elettorali.
Discuteranno con gli autori Luciano Ceriello, coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, Luca Lascaleia, segretario cittadino del Partito Democratico e Francesco Bonito, editore del quindicinale Nero su Bianco e promotore dell’incontro.

Primarie al vertice

Sono davvero troppi i leader del centrosinistra, coalizione eterogenea e che vorrebbe trovare nelle primarie un momento di sintesi al frastagliato pluralismo delle sue anime politiche. Ecco dunque che Di Pietro si candida, contro Bersani e Vendola. 

venerdì 24 giugno 2011

I RIFIUTI IN TESTA



Alberto Corbino, personaggio chiave di Emozioni primarie, tra i 10 contributors della società civile che affiancavano il candidato, l'esperto dei rifiuti che durante la campagna delle primarie a Napoli ha proposto soluzioni e interventi sull'ambiente e sulla qualità della vita urbana napoletana, torna sull'emergenza suggerendo considerazioni e vie d'uscita dalla crisi.





Si dice che il rapporto di ognuno di noi con la propria città natale sia come quello madre-figlio: un rapporto viscerale ed inevitabile, quindi. Pochi giorni fa, ho fatto da guida per le vie di Napoli ad alcuni colleghi stranieri, nell’ultima tappa di un percorso comune durato due anni e che è passato per Polonia, Slovenia, Francia, Malta, Lituana, Spagna, posti in cui rifiuti non ne ho mai visti, come se non li producessero, non una carta a terra. Giovedì mattina li ho incontrati a Piazza Dante e subito sono stati rapiti dal fascino del nostro centro storico: viaggiatori esperti, eppure rimasti a bocca a aperta di fonte a questa città fuori dal comune. Cercavo di spiegare loro Napoli, nel suo ricco passato e complesso presente e quasi mi sembrava di riuscirci col mio arrancare tra i  nozionismi e le semplificazioni di storia e sociologia. Poi, eccoli lì, ammucchiati in un vicolo, i primi cumuli di rifiuti… livelli ancora accettabili per noi assuefatti all’inferno dell’emergenza, mostruosità già incomprensibile per loro. Mi sono limitato a dire: bad governance.. e mi sono vergognato di quella madre così bella ma che si presentava ai miei ospiti sciatta, nei suoi vestiti più luridi, ubriaca e strafatta, urlante oscenità.
I miei colleghi ora sono partiti, le foto della pizza e dei rifiuti sono già su facebook. A me non rimane che cercare di capire e suggerire il buon senso alle istituzioni.
I rifiuti sono un problema, ma non tutti i rifiuti sono uguali. Avessimo per la strada montagne di allumino, vetro o plastica ci si potrebbe divertire a fare istallazione d’arte estemporanea. Il problema, soprattutto con questo caldo, è la frazione umida, cioè i rifiuti organici e i pannolini; tutto il resto può attendere, essere comodamente ammonticchiato, impacchettato, spedito, triturato. Le bucce, i resti di cibo e la cacca santa dei bimbi no: è materia che si decompone, fermenta, asfissia, produce batteri, alimenta zanzare, zoccole e scarrafoni: di questo occorre preoccuparsi, a questo occorre dare priorità assoluta, da ieri. Il Comune si sta ponendo il problema di come togliere di strada le montagne di monnezza. Una volta che ci sarà riuscito (insciallah!) deve dare gli strumenti ai cittadini per ridurre, da subito, l’umido, perché la spazzatura si produce ogni giorno ed occorre produrne di meno:
-       le parti non utilizzabili dei prodotti ortofrutticoli restino fuori Napoli, così come nuovamente stabilito da una ordinanza comunale (n° 1950 del 22/11/2010);
-       alle famiglie / condomini che hanno spazio venga distribuita una compostiera per l’umido e, dopo una fase di sperimentazione, sia ridotta pur simbolicamente la TARSU, esperimento che ha avuto successo a Genova, città a noi speculare;
-       gli sfalci di giardinaggio privati e pubblici vengano prelevati da apposito servizio e portati in compostiere localizzate nei principali parchi urbani;
-        siano distribuiti buoni per acquistare pannolini riciclabili, lavabili in lavatrice: per quanto scomodi sono certo che molte mamme napoletane sensibili al problema rifiuti li utilizzerebbero.
Gocce nel mare? Forse, ma tutto serve per ritardare la marea immonda che tutto sommerge. Non siamo in emergenza: siamo in guerra!
Nel frattempo la Provincia dovrebbe procedere a far costruire gli impianti di compostaggio, senza i quali non è possibile smaltire in maniera efficiente la frazione umida.
La Regione dovrebbe pensare al resto: trovare i soldi, coordinare, individuare e sbloccare spazi per lo stoccaggio temporaneo. E, probabilmente, se alcune amministrazioni (Napoli e Pozzuoli in testa) non dimostreranno di saper intraprendere efficaci soluzioni alternative, seguendo l’esempio sorprendente di Comuni pur complessi come Portici, la Regione dovrà procedere alla costruzione del termovalorizzatore di Napoli Est. Perché …  ce lo meritiamo!
Alberto Corbino
(docente a contratto di Economia e diritto ambientale presso la Facoltà di Scienze MMFFNN dell’Università Federico II di Napoli).

PRESENTAZIONE A CATANZARO

"La politica vive attraverso due ambienti: il buio, rappresentato da tutto
quello che i politici tengono nascosto, al riparo nelle segrete stanze; e la
luce, intesa come spinta alla trasparenza e all'impegno per il bene collettivo
che dovrebbe caratterizzare noi giovani generazioni della politica di
professione". Si è espresso così ieri sera Salvatore Scalzo, il giovanissimo
(28 anni) ex candidato sindaco del centrosinistra al comune di Catanzaro (e
risultato primo in Italia per quel che concerne il cosiddetto "voto
personalizzato", con il 49,7% dei consensi, davanti a Luigi de Magistris),
nell'ambito della presentazione di "Emozioni primarie" tenutasi presso la
splendida cornice del caffè letterario sito nel centro del capoluogo
calabrese.
E' stato un appassionante dialogo quello tra lui e Massimo Cerulo, che ha
fatto emergere quanto di buono hanno da offrire alla propria terra questi
ragazzi poliglotti, che hanno sudato sui libri, che si sono formati spesso in
contesti esteri e che hanno deciso di rischiare, ritornando nella propria terra
d'origine per provare a mettere a frutto esperienze e competenze.
Sulle primarie, poi, l'analisi è stata chiara: nel Meridione sembrano non
funzionare. Perché vincolate a dinamiche clientelari ancora troppo radicate per
essere scardinate; o forse perché terra in cui le risorse culturali cui
attingere e stimolare si stagliano ancora a un livello esiguo.
D'altronde, come ha chiosato lo stesso Scalzo:"Le primarie funzionano là dove
esiste un capitale sociale molto alto". E da Roma in giù la strada per
raggiungere tale livello è ancora lunga e irta di ostacoli.
Che giovani come Salvatore Scalzo possano rappresentare le stelle polari della
speranza.

lunedì 20 giugno 2011

Il CASO NARDUCCI

A Radio 3, con Adolfo Scotto Di Luzio e Massimiliano Virgilio, Lucio Iaccarino (per emozioni primarie) commentano la Giunta, la scelta di Narducci, sui rifiuti, sulla criminalità, sulla politica, sulla città di Napoli.
ASCOLTA LA PUNTATA

i rossi del circolo pickwick di messina

In compagnia degli studenti del Liceo Artistico Statale di Messina Ernesto Basile