"La politica vive attraverso due ambienti: il buio, rappresentato da tutto
quello che i politici tengono nascosto, al riparo nelle segrete stanze; e la
luce, intesa come spinta alla trasparenza e all'impegno per il bene collettivo
che dovrebbe caratterizzare noi giovani generazioni della politica di
professione". Si è espresso così ieri sera Salvatore Scalzo, il giovanissimo
(28 anni) ex candidato sindaco del centrosinistra al comune di Catanzaro (e
risultato primo in Italia per quel che concerne il cosiddetto "voto
personalizzato", con il 49,7% dei consensi, davanti a Luigi de Magistris),
nell'ambito della presentazione di "Emozioni primarie" tenutasi presso la
splendida cornice del caffè letterario sito nel centro del capoluogo
calabrese.
E' stato un appassionante dialogo quello tra lui e Massimo Cerulo, che ha
fatto emergere quanto di buono hanno da offrire alla propria terra questi
ragazzi poliglotti, che hanno sudato sui libri, che si sono formati spesso in
contesti esteri e che hanno deciso di rischiare, ritornando nella propria terra
d'origine per provare a mettere a frutto esperienze e competenze.
Sulle primarie, poi, l'analisi è stata chiara: nel Meridione sembrano non
funzionare. Perché vincolate a dinamiche clientelari ancora troppo radicate per
essere scardinate; o forse perché terra in cui le risorse culturali cui
attingere e stimolare si stagliano ancora a un livello esiguo.
D'altronde, come ha chiosato lo stesso Scalzo:"Le primarie funzionano là dove
esiste un capitale sociale molto alto". E da Roma in giù la strada per
raggiungere tale livello è ancora lunga e irta di ostacoli.
Che giovani come Salvatore Scalzo possano rappresentare le stelle polari della
speranza.
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