Mentrea Milano la vittoria di Pisapia matura in un quadro di regole e alleanze politiche, capace di far confluire il dissenso dei cittadini verso la coalizione del centrosinistra, grazie alle primarie, a Napoli la portata del fenomeno de Magistris è molto più ampia e propone un nuovo modello alternativo tanto al neopresidenzialismo delle primarie alla Nichi Vendola quanto alla tradizionale concezione di coalizione, divisa tra destra e sinistra. De Magistris è stato il "candidato ombra" invocato durante tutta la campagna che ha portato Napoli alle primarie del 23 gennaio 2011. Se si esclude l'estemporanea candidatura di Lucia Annunziata, buona parte delle soluzioni praticate dai vertici del Pd, per contenere gli scontri interni alla disperata faida delle correnti napoletane, si sono concentrate su "cloni" di de Magistris. Raffaele Cantone, Paolo Mancuso e per finire Mario Morcone rappresentano dal punto di vista simbolico un'idea di politica ridotta a mero ripristino della legalità.
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